Di seguito alcune linee guida per la gestione della filiera forestale:
- Il bosco è un sistema biologico complesso; come tutti i sistemi viventi è un’entità che ha valore in sé, soggetto di diritti che va tutelato, conservato e difeso. È patrimonio di tutti gli esseri viventi da trasmettere alle generazioni future in condizioni ottimali.
- Sono ammissibili solo attività colturali che concorrono al miglioramento ecologico dei boschi.
- Qualsiasi attività forestale deve porsi come obiettivo l’efficienza funzionale dell’ecosistema, favorendo formazioni forestali disomogenee, autopoietiche e trovando nell’approccio olistico dei sistemi complessi il paradigma scientifico di riferimento.
- La qualità ecologica delle foreste autoctone è compatibile con l’attività dell’uomo se il bosco è riconosciuto come componente fondamentale degli ecosistemi, compresi quelli a forte antropizzazione, per la salvaguardia della biodiversità, del paesaggio e dei servizi ecosistemici.
- La gestione deve prevedere cicli colturali indefiniti o assenti, basati su valutazioni idrogeologiche, biologiche, pedologiche ed ecologiche, longevità delle specie, tendenze evolutive, rinnovazione, protezione di habitat e specie, condizioni e caratteristiche di suolo e substrati litologici, gradienti di altitudine e pendenza.
- La gestione deve prevedere l’adozione di schemi operativi che supportano la conservazione e l’aumento della complessità ed è necessario aumentare l’area di foreste protette e gestite in modo sostenibile.
- Qualsiasi forma di gestione deve prevedere la conoscenza delle caratteristiche di resilienza e resistenza del sistema forestale ed il costante monitoraggio delle reazioni della biocenosi
- La gestione e dell’uso dei terreni e dei popolamenti forestali deve garantire nel presente e nel futuro l’assolvimento delle principali funzioni ecologiche, economiche e sociali, a livello locale e globale in accordo con i criteri dell’approccio ecosistemico.
- Devono essere previsti sussidi appropriati per i servizi ecosistemici favoriti dall’abbandono delle pratiche forestali ovunque sia possibile e necessario.
- Opportuni marchi di qualità devono favorire i prodotti forestali provenienti da foreste gestite in modo sostenibile.
- Nessuna attività economica deve essere ammessa nelle aree forestali percorse dal fuoco
- Le attività forestali devono considerare la tutela delle specie vegetali e animali minacciate (direttiva 92/43/CEE, Direttiva 2009/147/CE Uccelli, Liste Rosse nazionali e internazionali) ed essere strategicamente appropriate ai sensi della Convenzione di Rio de Janeiro sulla Diversità Biologica (CBD) e della Strategia Nazionale per la Biodiversità.
- Le norme di protezione dovrebbero essere prioritarie in particolare nella gestione della vegetazione forestale indigena naturale e spontanea che dovrebbe essere favorita sempre, ovunque e comunque
Queste le linee guida per la gestione della filiera forestale stilate da European Consumers.
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