Oggi alla Camera le associazioni hanno stroncato il mito delle biomasse legnose
Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) che l’Italia deve obbligatoriamente inviare entro il 31 dicembre 2019 a Bruxelles potrebbe divenire infatti il lasciapassare per lo sfruttamento delle biomasse legnose decretando la parola fine alla tutela del nostro patrimonio boschivo.
Ne hanno parlato oggi, presso la Sala stampa della Camera dei Deputati (in Via della Missione n. 4, Roma) i rappresentanti del Gruppo Unitario per le Foreste Italiane (G.U.F.I.), dell’Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE Italia), di Italia Nostra ed European Consumers durante la conferenza stampa Integrazione e completamento PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima): si tenga conto delle evidenze scientifiche
Alla conferenza stampa sono intervenuti:
Maria Rita Signorini – Presidente Italia Nostra
Bartolomeo Schirone – Prof Università della Tuscia
Ferdinando Laghi – Presidente ISDE International
Ugo Corrieri – Coordinatore di ISDE-Medici per l’Ambiente per il Centro Italia

Il Video della Conferenza
Uno non vale uno. Stiamo perdendo chilometri e chilometri di bosco ogni giorno a causa di politiche ed economie devastanti, ma si esulta perché mentre si abbattono alberi secolari, dalle chiome maestose e i tronchi possenti si stanno ripiantando stuzzicadenti.Le funzioni ecosistemiche di un albero appena piantato non sono neanche paragonabili a quelle di foreste e piante mature.Lo ha spiegato benissimo il prof.re Bartolomeo Schirone, docente forestale dell'Università della Tuscia, intervenendo insieme ai rappresentanti di GUFI – Gruppo Unitario per le Foreste Italiane, ISDE – Associazione Medici per l'Ambiente, Italia Nostra ed European Consumers in conferenza stampa alla Camera dei Deputati sul tema del #PNIEC 2030.Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima che l’Italia deve obbligatoriamente inviare entro il 31 dicembre 2019 a Bruxelles e che potrebbe divenire il lasciapassare per lo sfruttamento delle #biomasse legnose decretando la parola fine alla tutela del nostro patrimonio boschivo. Mentre nel mondo il grido di allarme per il nostro futuro si fa sempre più acuto, in Italia, gli ultimi presidi verdi, di ossigeno e biodiversità, con la Legge di Bilancio prima e con questo Piano poi, rischiano di essere irrimediabilmente compromessi. Il Governo italiano ha deciso infatti di continuare a finanziare il sistema delle biomasse legnose, a discapito dell’ambiente, della sicurezza dei cittadini che li vivono e dell’intero Pianeta.La conservazione del patrimonio forestale è infatti essenziale per la stabilità del suolo, la regimazione delle acque, il sequestro di CO2 e quindi il contrasto ai cambiamenti climatici.L'appello della scienza è tanto chiaro quanto inascoltato: è tempo di invertire la rotta. Servono politiche energetiche davvero sostenibili, che puntino su energie realmente rinnovabili e che non mettano a repentaglio la nostra sopravvivenza per soddisfare l'ennesima speculazione economica.I boschi, vivi e vegeti, sono una risposta incredibile e concreta a tutto questo. Abbatterli significa abbattere le ultime possibilità che abbiamo di vivere dignitosamente su questa Pianeta.Patrizia Gentilini Giovanni Damiani Marco Tiberti Giorgio Galleano Ferdinando Laghi Pietro Massimiliano Bianco
Pubblicato da Sara Cunial su Mercoledì 18 dicembre 2019
non ci sono limiti all’avidità umana e all’ignoranza dei nostri politici ed alla corruzione che tutto avvolge, per fortuna abbiamo degli Angeli ben armati