European Consumers APS ha ripetutamente denunciato, a cominciare dagli interventi sul Fiume Velino e nella ZSC Sorgenti del Peschiera[1], gli scempi causati, nelle aree protette o nelle aree che potrebbero influenzarne la qualità, da parte di Enti Pubblici e da Privati per motivi legati alla presunta “sicurezza idraulica” con l’obsoleta convinzione della necessità di ripulire e rialzare gli argini.
La Regione Toscana, Direzione Programmazione e Bilancio, Settore Contabilità, in qualità di autorità competente a emettere le sanzioni amministrative, previste da leggi regionali, in base alla legge 689 del 1981[2], ha adottato un’ordinanza ingiunzione (protocollo n. 81205 del 04/02/2025[3]) in grado di segnare un importante orientamento per la tutela effettiva delle aree appartenenti alla Rete Natura 2000[4] ai sensi della Direttiva Habitat (92/43/CEE)[5] o che potrebbero influenzarne le caratteristiche ecologiche.
L’Ordinanza trae origine da avvenimenti del 2020, quando i Carabinieri forestali hanno elevato una sanzione amministrativa al Consorzio di Bonifica per l’esecuzione di interventi che consistevano nell’eliminazione della vegetazione riparia tramite taglio a raso degli alberi, nel decespugliamento delle specie arbustive e nello sfalcio delle specie erbacee, lungo le sponde e nelle aree di pertinenza lungo il fiume Bruna.
La contestazione ha rilevato la violazione della legge regionale, che commina una sanzione amministrativa a chi esegue opere o interventi in zone anche esterne alle ZSC, ma passibili di avere effetti sulle stesse, in assenza di valutazione di incidenza.
La base normativa è contenuta nell’art. 2, comma 1 lett. p) del DPR 357 del 1997[6], che applica nel nostro paese la Direttiva Habitat.
Il DPR individua tutti i corsi d’acqua e le relative sponde come corridoi ecologici, funzionali a mantenere la coerenza della rete Natura 2000, costituita da nodi che sono le (zone speciali di conservazione ZSC e le Zone di Protezione Speciale, ZPS, previste dalla Direttiva “Uccelli” n. Direttiva 2009/147/CE[i]) come corridoi ecologici di collegamento che, “per la loro struttura lineare e continua […] o il loro ruolo di collegamento […], sono essenziali per la migrazione, la distribuzione geografica e lo scambio genetico di specie selvatiche”.
Si ricorda che frammentazione degli habitat e isolamento delle popolazioni di specie sono tra le principali cause di degrado degli habitat e della biodiversità.
Il DPR 357/1997 e le leggi regionali che lo applicano e ne sanzionano le violazioni, prevede che si debbano valutare gli interventi che si effettuano dentro le ZSC (o ZPS), ma anche quelli all’esterno, se vi è la possibilità di un’interferenza coi valori tutelati.
Tale interferenza nei corridoi ecologici discende dalla loro definizione. Qualsiasi intervento su un corso d’acqua può ripercuotersi su una ZSC o su una ZPS ad esso collegata.
In Toscana la funzione di corridoio ecologico è stata ripresa dalla legge regionale n. 30 del 2015[7], attuativa del DPR 397/97. Anche il piano paesaggistico regionale destina la fascia fluviale a corridoio ecologico.
Nel caso in oggetto, similarmente a quanto accaduto altrove, è stato accertato anche un danno ecologico, in quanto la soppressione della vegetazione autoctona ha determinato l’affermazione di vegetazione aliena invasiva dominata da robinia e l’ailanto al posto della foresta ripariale indigena a frassino ossifillo.
Qualsiasi intervento su ambiti fluviali connessi a ZSC/ZPS deve quindi essere sottoposto a Valutazione di incidenza per non violare il dpr 397 del 1997.
Le leggi regionali, per essere armonizzate con la normativa nazionale e comunitaria devono prevedere sanzioni ed esplicitare chiaramente quanto esposto per non essere in contrasto con il DPR e con le Direttiva.
La normativa della Regione Toscana rappresenta un caso guida per quanto riguarda il concetto di corridoio ecologico, previsto sia dalla legge regionale attuativa, che dal piano paesaggistico.
European Consumers APS, esaminerà le normative regionali e diffiderà gli Enti amministrativi che ancora non sono in linea con la Normativa Nazionale e Comunitaria, oltre a continuare a denunciare, anche a livello di Unione Europea qualsiasi intervento lesivo della flora e della vegetazione delle aree ZSC e ZPS o di ambiti che potrebbero avere effetto sulla loro qualità ecologica.
Riferimenti
[1] Desertificazione del fiume Velino in piena area protetta. https://www.europeanconsumers.it/2022/03/07/desertificazione-del-fiume-velino-in-piena-area-protetta/;
European Consumers lancia l’allarme per un aumento del rischio di esondazione del Velino a causa dell’artificializzazione delle sponde. https://www.europeanconsumers.it/2019/08/28/european-consumers-lancia-lallarme-per-un-aumento-del-rischio-di-esondazione-del-velino-a-causa-dellartificializzazione-delle-sponde/
Comunicato stampa: Soldi per il fiume Velino: per salvarlo o per distruggerlo? https://www.europeanconsumers.it/2019/07/06/comunicato-stampa-soldi-per-il-fiume-velino-per-salvarlo-o-per-distruggerlo/
European Consumers invia una lettera/diffida al Governo per evitare che l’Emergenza Alluvioni diventi una scusa per artificializzare i fiumi italiani. https://www.europeanconsumers.it/2023/06/11/european-consumers-invia-una-lettera-diffida-al-governo-per-evitare-che-lemergenza-alluvioni-diventi-una-scusa-per-artificializzare-i-fiumi-italiani/
[2] Legge del 24 novembre 1981, n. 689 Modifiche al sistema penale. https://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/Selezione_normativa/L-/L24-11-1981_689.pdf
[3] Interventi sui corsi d’acqua e valutazioni di incidenza. https://rgaonline.it/articoli/interventi-sui-corsi-dacqua-e-valutazioni-di-incidenza/
[4] Rete Natura 2000. https://www.mase.gov.it/pagina/rete-natura-2000
[5] Direttiva ‘Habitat’. https://www.mase.gov.it/pagina/direttiva-habitat#:~:text=La%20Direttiva%2092%2F43%2FCEE%20%22Habitat%22&text=Scopo%20della%20Direttiva%20Habitat%20%C3%A8,trattato%22%20(art%202).
[6] D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 – Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche (G.U. 23 ottobre 1997, n. 248, S.O.). https://www.mase.gov.it/normative/dpr-8-settembre-1997-n-357-regolamento-recante-attuazione-della-direttiva-9243cee-relativa
[7] Legge regionale 19 marzo 2015, n. 30. Norme per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale regionale. Modifiche alla l.r. 24/1994 , alla l.r. 65/1997 , alla l.r. 24/2000 ed alla l.r. 10/2010 . Bollettino Ufficiale n. 14, parte prima, del 25 marzo 2015. https://raccoltanormativa.consiglio.regione.toscana.it/articolo?urndoc=urn:nir:regione.toscana:legge:2015-03-19;30
[i] Direttiva ‘Uccelli’. https://www.mase.gov.it/pagina/direttiva-uccelli
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