Molte malattie emergenti come morbo di Alzheimer[1], morbo di Parkinson[2] e diabete[3] sono state collegate a processi di invecchiamento cellulare che riducono la produzione di una sostanza chiave per il buon funzionamento metabolico.
Si tratta del glutatione che contribuisce anche alla riduzione dello stress ossidativo e al contrasto di numerose altre patologie (tra cui kwashiorkor[4], convulsioni, malattie epatiche, fibrosi cistica, anemia falciforme, HIV, AIDS, cancro, infarto, ictus)[5], oltre a svolgere funzioni vitali che includono detossificazione, sintesi ed espressione genica del DNA, metabolismo di cisteina/proteine, regolazione delle vitamine, disintossicazione da farmaci e tossine, proliferazione/differenziazione e morte cellulare.
Il glutatione svolge un ruolo importante nella difesa antiossidante, nel metabolismo dei nutrienti e nella regolazione degli eventi cellulari tra cui la proliferazione cellulare, l’apoptosi[6], la trasduzione del segnale[7], la produzione di citochine[8], omeostasi redox[9], segnalazione cellulare, metabolismo/omeostasi del ferro, risposta immunitaria, metabolismo proteico. Il glutatione è, inoltre, strategico nella detossificazione dei metalli mediante sequestro, riduzione ed efflusso[10].
La carenza di glutatione ha effetti negativi nella patogenesi del morbo di Parkinson, poiché è stata osservata una diminuzione delle concentrazioni totali di glutatione nelle fasi precliniche, in un momento in cui altri cambiamenti biochimici non sono ancora rilevabili[11]. Il glutatione migliora la condizione motoria dei malati di Parkinson, senza incremento di eventi avversi[12].
Le alterazioni del metabolismo del Glutatione ridotto (GSH) sono ampiamente riconosciute come una caratteristica centrale di molte malattie polmonari infiammatorie come la fibrosi polmonare idiopatica, la sindrome da distress respiratorio acuto, la fibrosi cistica e l’asma[13].
Da molto tempo si conosce che nei soggetti affetti da sclerosi multipla i livelli di selenio e glutatione perossidasi sono bassi. Il selenio è fondamentale per la sintesi del glutatione perossidasi[14].
I pazienti con diabete di tipo 2 presentano deficit di glutatione, soprattutto se presentano complicanze microvascolari[15].
I pazienti infetti da HIV-1 con la malattia clinica e immunologica avanzata sono caratterizzati da un aumento dei livelli di glutatione ridotto nei monoliti[16]. Vari studi in vitro dimostrano come bassi livelli di Glutatione promuovano l’espressione dell’HIV e compromettano la funzione delle cellule T, suggerendo un legame tra la deplezione di glutatione ridotto (GSH) e la progressione della malattia da HIV[17].
La fibrosi cistica, le malattie virali acute, la malnutrizione e i disturbi alimentari come l’anoressia nervosa sono probabilmente associati alla riduzione delle concentrazioni intraepatiche di glutatione che sono inoltre esacerbate, oltre che dall’invecchiamento anche dall’uso cronico ed eccessivo di Paracetamolo (Tachipirina)[18].
È stato rilevato che il glutatione ridotto (GSH) potrebbe svolgere funzione protettiva sull’organismo in presenza di alterazione da radicali liberi in caso di Covid 19 e che, una delle cause dei sintomi accusati in forma più importante legati al Covid-19 potrebbe proprio essere la carenza di GSH[19].
I livelli di GSH diminuiscono durante l’invecchiamento determinando disfunzioni nel metabolismo cellulare[20]. Per cui un’appropriata assunzione di questa sostanza può ridurne gli effetti.
Il glutatione può anche essere introdotto come tale con l’alimentazione. Le fonti più abbondanti sono arance, asparagi, avocado, cocomero, fragole, pesche. E’ presente in quantità significative anche in carote, patate e spinaci ma bisogna evitarne la cottura che lo denatura completamente.
Tra i prodotti naturali la quercetina è in grado di riattivare il glutatione e risulta particolarmente efficace nella prevenzione di alcune forme di tumore e nel contrastare l’invecchiamento cellulare.
European Consumers APS invita i lettori ad approfondire con attenzione l’argomento relativamente a prodotti e tipologie di assunzione, oltre ad informare il medico curante dell’intenzione di seguire terapie a base di questa sostanza, venduta anche come integratore alimentare.
Vi è da segnalare che l’uso intravenoso, per quanto particolarmente efficace in caso di malattie acute e croniche gravi, è possibile solo dietro presentazione di ricetta medica.
Riferimenti
[1] Malattia di Alzheimer, casi in aumento. Scoperti nuovi fattori di rischio. https://www.insalutenews.it/in-salute/malattia-di-alzheimer-casi-in-aumento-scoperti-nuovi-fattori-di-rischio/
[2] II Parkinson riguarderà sempre più persone al mondo. https://www.lescienze.it/news/2025/03/14/news/aumento_incidenza_parkinson-18671094/
[3] Allarme! Il diabete tipo 2 a esordio giovanile è in aumento. https://aemmedi.it/contenuti/allarme-il-diabete-tipo-2-a-esordio-giovanile-e-in-aumento/
[4] La sindrome medica nota internazionalmente come kwashiorkor, molto diffusa in tutti paesi in via di sviluppo, è un tipo di malnutrizione a eziologia controversa, ma che si ritiene causata dall’insufficiente apporto di proteine. In Italia è nota anche come biafra.
[5] Wu G, Fang YZ, Yang S, Lupton JR, Turner ND. Glutathione metabolism and its implications for health. J Nutr. 2004 Mar;134(3):489-92. doi: 10.1093/jn/134.3.489. PMID: 14988435. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/14988435/
[6] L’apoptosi, o morte cellulare programmata, è un processo fisiologico essenziale per la vita degli organismi pluricellulari. È un meccanismo di eliminazione delle cellule danneggiate, malformate o in eccesso, e contribuisce al mantenimento dell’omeostasi tissutale.
[7] Processo mediante il quale una cellula converte un segnale esterno in un segnale interno, consentendo di rispondere alle informazioni ricevute dall’ambiente.
[8] Le citochine sono molecole proteiche prodotte da varie cellule, in particolare quelle del sistema immunitario, e secreti nel mezzo circostante. La loro produzione è spesso in risposta a uno stimolo, come l’identificazione di un patogeno o la riparazione di un tessuto danneggiato. Agiscono come mediatori nella risposta immunitaria, influenzando la crescita, la differenziazione e la morte cellulare.
[9] Capacità di un organismo di mantenere un equilibrio tra agenti ossidanti e antiossidanti, essenziale per il funzionamento cellulare e per la salute. Quando questo equilibrio è alterato, si verifica lo stress ossidativo, che può causare danni alle cellule e ai tessuti.
[10] Pearson SA, Cowan JA. Glutathione-coordinated metal complexes as substrates for cellular transporters. Metallomics. 2021 Apr 30;13(5):mfab015. doi: 10.1093/mtomcs/mfab015. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33770183/
[11] Lutchmansingh FK, Hsu JW, Bennett FI, Badaloo AV, McFarlane-Anderson N, Gordon-Strachan GM, Wright-Pascoe RA, Jahoor F, Boyne MS. Glutathione metabolism in type 2 diabetes and its relationship with microvascular complications and glycemia. PLoS One. 2018 Jun 7;13(6):e0198626. doi: 10.1371/journal.pone.0198626. PMID: 29879181. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29879181/
[12] Wang HL, Zhang J, Li YP, Dong L, Chen YZ. Potential use of glutathione as a treatment for Parkinson’s disease. Exp Ther Med. 2021 Feb;21(2):125. doi: 10.3892/etm.2020.9557. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC7751460/
[13] Rahman I, MacNee W. Oxidative stress and regulation of glutathione in lung inflammation. Eur Respir J. 2000 Sep;16(3):534-54. doi: 10.1034/j.1399-3003.2000.016003534.x. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11028671/
[14] Mazzella GL, Sinforiani E, Savoldi F, Allegrini M, Lanzola E, Scelsi R. Blood cells glutathione peroxidase activity and selenium in multiple sclerosis. Eur Neurol. 1983;22(6):442-6. doi: 10.1159/000115600. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/6662155/
[15] Lutchmansingh FK, Hsu JW, Bennett FI, Badaloo AV, McFarlane-Anderson N, Gordon-Strachan GM, Wright-Pascoe RA, Jahoor F, Boyne MS. Glutathione metabolism in type 2 diabetes and its relationship with microvascular complications and glycemia. PLoS One. 2018 Jun 7;13(6):e0198626. doi: 10.1371/journal.pone.0198626. PMID: 29879181. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29879181/
[16] Aukrust P, Svardal AM, Müller F, Lunden B, Berge RK, Ueland PM, Frøland SS. Increased levels of oxidized glutathione in CD4+ lymphocytes associated with disturbed intracellular redox balance in human immunodeficiency virus type 1 infection. Blood. 1995 Jul 1;86(1):258-67. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/7795231/
[17] Herzenberg LA, De Rosa SC, Dubs JG, Roederer M, Anderson MT, Ela SW, Deresinski SC, Herzenberg LA. Glutathione deficiency is associated with impaired survival in HIV disease. Proc Natl Acad Sci U S A. 1997 Mar 4;94(5):1967-72. doi: 10.1073/pnas.94.5.1967. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9050888/
[18] Kalsi SS, Dargan PI, Waring WS, Wood DM. A review of the evidence concerning hepatic glutathione depletion and susceptibility to hepatotoxicity after paracetamol overdose. Open Access Emerg Med. 2011 Dec 23;3:87-96. doi: 10.2147/OAEM.S24963. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27147856/
[19] Silvagno F, Vernone A, Pescarmona GP. The Role of Glutathione in Protecting against the Severe Inflammatory Response Triggered by COVID-19. Antioxidants (Basel). 2020;9(7):624. Published 2020 Jul 16. doi:10.3390/antiox9070624. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC7402141/
Lana JFSD, Lana AVSD, Rodrigues QS, et al. Nebulization of glutathione and N-Acetylcysteine as an adjuvant therapy for COVID-19 onset. Adv Redox Res. 2021;3:100015. doi:10.1016/j.arres.2021.100015. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35425932/
[20] Lapenna D. Glutathione and glutathione-dependent enzymes: From biochemistry to gerontology and successful aging. Ageing Res Rev. 2023 Dec;92:102066. doi: 10.1016/j.arr.2023.102066. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37683986/
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