Il grande bluff del puff toscano
Dalla collaborazione tra 16 associazioni sono state prodotte le Considerazioni tecniche sul Decreto del Presidente della Giunta Regionale toscana (D.P.G.R.) 30 luglio 2018 n. 43/R1 frutto della delibera 506 del 17 maggio 2018 votata all’unanimità dalla giunta regionale.
Il Decreto permette l’uso in prossimità delle captazioni di acque sotterranee di sostanze tossiche e nocive. Il PUFF elimina il divieto d’uso di pesticidi nel raggio di 200 metri dai punti di captazione dell’acqua per uso potabile (comma 4 art. 94 D.lgs 152/2006) in vigore da 12 anni.
Link: il grande BLUFF del PUFF Toscano
Il principio di precauzione sancito dalla CE, dalla direttiva CE 2009/128 e dal Regolamento CE 1107/2009, viene calpestato ignorando gli impatti dei pesticidi sulla salute umana e sull’ambiente.
La Regione ha dimenticato, per l’uso non agricolo, i divieti vigenti per i trattamenti su strade ed autostrade e disattende, nella sezione b, il decreto 15 febbraio 2017 del ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, “adozione dei criteri ambientali minimi da inserire obbligatoriamente nei capitolati tecnici delle gare d’appalto per l’esecuzione dei trattamenti fitosanitari sulle o lungo le linee ferroviarie e sulle o lungo le strad”,dove il punto 4.1.4.1 – aree interdette all’uso di prodotti fitosanitari, nelle aree caratterizzate da vulnerabilità specifica di cui all’art. 93 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e ss.mm.ii., e nelle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano di cui all’art. 94 del medesimo decreto legislativo, l’aggiudicatario deve eseguire i trattamenti esclusivamente con metodi fisici o meccanici ad esempio lo sfalcio, il pirodiserbo, la pacciamatura, l’utilizzo del vapore e/o di schiume.
Non devono essere usati prodotti fitosanitari sui suoli in cui siano localizzate falde che possono venire a contatto con le acque di percolazione del suolo, in particolare quando tali falde non sono protette da strati di argilla (falde non in pressione).
La Regione ha dimenticato che il Decreto del 9 agosto 2016 : revoca di autorizzazioni all’immissione in commercio e modifica delle condizioni d’impiego di prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva glifosate in attuazione del regolamento di esecuzione (UE) 2016/1313 della Commissione del 1°agosto 2016, indica all’art. 1 “divieto, ai fini della protezione delle acque sotterranee, dell’uso non agricolo su: suoli contenenti una percentuale di sabbia superiore all’80%; aree vulnerabili e zone di rispetto, di cui all’art.93, comma 1 e all’art.94, comma 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152”. Stabilisce cioè, chiaramente l’impossibilità di utilizzare il glifosate nelle aree vulnerabili e zone di rispetto.
Per approfondire le sostanze permesse rimandiamo a:
Alleanza Beni Comuni
La Via di Malles
PAN Italia
per Unaltracittà, laboratorio Firenze
sono d’accordo con le case farmaceutiche la prima potenza mondiale in assoluto per interessi finanziari <<piu' le persone si ammalano e piu' incasso <guerre -petrolio-chimica-pesticidi-e tanti altri tipo di velini tossici che danneggiano la nostra salute piu' creano cambiamento climatici ed altro eccetera tutto questo per dei sporchi e lurido denaro stanno distruggendo il mondo <<<<>>>>>>sono questi gli artefici da prendere di petto per sbrogliare la matassa il male parte dalla testa e dalla testa si deve iniziare per abbattere il marcio