Domenica 28 ottobre, alle ore 15, presso la sala convegni della Casa del Buon Pastore via del Terminillo, 63 a Rieti (ex Stimmatini) si è tenuto l’incontro gratuito: “Nutrire il futuro. Allattamento nell’era della plastica”. Evento Patrocinato dal Comune di Rieti.
Durante l’incontro vari specialisti hanno parlato diffusamente dei vantaggi ecologici ed economici derivanti dall’allattamento al seno e dei danni che un uso errato di ciucciotti e biberon possono arrecare ai bambini.
Al convegno hanno partecipato in diretta, differita o streaming:
Alessandra Bortolotti (psicologa perinatale e autrice), Chiara Piscitelli (logopedista), Martina Carabetta (IBCLC, International Board Certified Lactation Consultant) e autrice); Tiziana Catanzani (IBCLC, autrice e docente MIPA, Movimento Internazionale Parto Attivo); Marco Tiberti (presidente European Consumers); Pietro Massimiliano Bianco (tecnologo ricercatore ISPRA, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale); Manuela Tomassetti (psicologa perinatale, consulente babywearing); Valeria Sebastiani (biologa nutrizionista e docente); Rosanna Savini (Medico pediatra ASL Rieti); Giovanna Palomba (Assessore Politiche Sociali Comune di Rieti); Maria Luisa Boccacci (Comunità laudato si’); Chiara di Carlo (Dipartimento Scienze Materne Alma Mater); Eleonora Piras (Educatrice Perinatale e presidente Alma Mater); Gabriele Zanin (presidente Legambiente Rieti).
Un interessante incontro, ma con un numero ridondante di relatori, con argomenti tutti di notevole interesse, che hanno costretto gli interventi a non dettagliare e relegato European Consumers e ISPRA all’ultima mezz’ora.
Fondamentale appare per la nostra Associazione nel periodo fetale e nell’allattamento l’alimentazione della madre e l’eliminazione per quanto possibile di tutti i fattori che possano arrecare danni ai bambini in crescita. Tra le minacce per la salute del lattante, ma anche ambientali per le loro conseguenze, in accordo con gli altri relatori, identifichiamo l’allattamento artificiale, l’esposizione a sostanze plastiche e a latte materno contaminato da fattori ambientali e alimentari.
Tra di essi vi sono i pesticidi, dettagliatamente affrontati da Marco Tiberti, presidente di European Consumers, nel suo intervento, la cui presenza nel cibo può determinare numerosi effetti a cascata durante lo sviluppo del bambino fino a patologie croniche e morte nell’età adulta. La migliore soluzione è un alimentazione biologica certificata, preferibilmente da produttori di fiducia a chilometro zero. Insieme all’allattamento naturale un alimentazione di qualità contribuisce alla qualità della vita sia della madre che del bambino.
(la presentazione di Marco Tiberti può essere scaricata dal seguente link I rischi da pesticidi nell’allattamento e gravidanza)
Ai pesticidi, nel favorire disturbi acuti e cronici in rapido aumento negli ultimi decenni, si associano gli interferenti endocrini che comprendono, oltre ai pesticidi, anche prodotti di largo consumo in gomma e plastica trattati rapidamente da Pietro Massimiliano Bianco, tecnologo-ricercatore ISPRA. Anche in questo caso si è posta attenzione alla lettura delle etichette e alla ricerca di prodotti per quanto possibile ecocompatibili.
(la presentazione di Pietro Massimiliano Bianco può essere scaricata dal seguente link I rischi da interferenti endocrini nell’allattamento e gravidanza
Nostante l’Unione Europea stia tentando di porre un argine alla contaminazione della sua popolazione di fatto grandi quantità di merci fuori norma continuano ad arrivare nei suoi mercati.
È necessaria un attenta vigilanza da parte delle associazioni affinchè la normativa sia rapidamente aggiornata rispetto ai dati scientifici e da parte delle Autorità Competenti per garantire controlli delle filiere statisticamente adeguati, soprattutto in relazione alle problematiche legate all’import-export.
Ma ancora di più è necessario un consumatore evoluto e attento, che sappia distinguere i prodotti non solo in base al costo, ma anche in funzione della loro eco-compatibilità e sostenibilità sociale e ambientale evitando per quanto possibile l’acquisto di prodotti che contengono sostanze dannose per la salute e per l’ambiente o che provengono da paesi dove i diritti dei lavoratori e degli stessi bambini non sono adeguatamente tutelati.
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