Spandimento fanghi di depurazione e limiti in deroga introdotti dal decreto Genova
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4 Commenti
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Chi ha scritto questo articolo di materia ambientale ne sa quanto mia figlia che va a scuola materna. Vergogna
Sono fanghi che vengono permessi in agricoltura?
Sono fuori di testa. Non possiamo permettere che ciò avvenga. A tutto c’è un limite.
i fanghi provenienti da depuratori civili urbani, fatti i periodici controlli, non solo su idrocarburi, e senza deroghe che non hanno motivo neppure su Genova, spesso rientrano nei valori per la ridistribuzione in consorzi agrari, invece non solo per i limiti da idrocarburi, quelli prodotti da depuratori di liquami Industriali, o di linee industriali di depuratori urbani e industriali, che non mischiano ne le reti di fognature, ne le fasi di depurazione, neppure se con dimostrate analisi dei fanghi prodotti sono in tabella, perchè basta la messa in funzione di un processo industriale non monitorato, non previsto per mandare fuori tabella i fanghi prodotti. Ecco perchè si tenevano separate le linee di depurazione sin dagli anni ’90. Per renderli accettabili non basta sollevare il limite, occorre prevenire la dispersione a monte (mancano ancora le sottovasche a tutti i serbatoi, raccolta e trattamento alle acque di pioggia dei distributori carburanti, e raffinerie, obbligo di disporre i controtubi a tutti gli impianti, ecc e spingere il trattamento.