Semi e frutti antichi: Convegno a Rieti l’11 aprile presso l’Aula Magna del Polo Universitario
L’agricoltura è uno dei settori maggiormente coinvolti nel conseguimento dell’obiettivo di “Arrestare il declino della biodiversità” sancito nel Consiglio Europeo di Göteborg e ribadito come ambizioso obiettivo per il 2020 dal Consiglio dell’Unione Europea, nonché dal piano di implementazione della Convenzione Internazionale sulla Diversità Biologica.
I frutti “antichi”, selezionati per secoli dalle popolazioni locali italiane, portatori di elevate caratteristiche nutraceutiche, rappresentano un presidio e un riferimento per la tutela dell’agrobiodiversità e lo sviluppo di filiere sostenibili. Valori riconosciuti da convenzioni e strumenti normativi a livello internazionale, comunitario e nazionale (per incentivare politiche di conservazione della biodiversità in ambito agricolo, miglioramento della sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale e salute delle popolazioni.
La Regione Lazio tramite Arsial, in applicazione della L.R. 1 marzo 2000 n.15, da oltre 15 anni interviene sul proprio territorio con molteplici iniziative a protezione della biodiversità autoctona d’interesse agrario e zootecnico e a rischio di erosione genetica.
La sostenibilità ambientale è divenuta un asse portante dell’attività economica agricola. In tal senso sono orientate la Politica agricola comune europea e la normativa nazionale. Con l’approvazione della legge n. 194 del 2015 sulla biodiversità agricola e alimentare sono stati previsti nuovi strumenti per la tutela delle risorse genetiche autoctone o in via di estinzione. Anche grazie all’uso di varietà e portainnesti rustici e resistenti l’utilizzo dei fitosanitari è ormai orientato verso un uso sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale.
La diffusione di varietà adatte alla gestione integrata e biologica favorisce la sostenibilità delle attività agricole e l’eliminazione di sostanze dannose all’ambiente, mentre l’associazione con opportuni marchi di qualità rappresenta un’occasione economica in associazione al turismo. Purtroppo continua la loro rarefazione a favore di varietà brevettate o di interesse commerciale inadatte ai contesti locali e che necessitano di forti input esterni con ripercussioni sulla qualità ambientale e sulle emissioni.
Sta diffondendosi sempre più nell’opinione pubblica, e non solo tra gli addetti ai lavori la richiesta di cibi più genuini e per il consumo stagionale, apprezzati per valore nutrizionale, proprietà organolettiche e capacità di sopravvivere senza bisogno di fitofarmaci e concimi sintetici, che stanno snaturando le caratteristiche peculiari dei vecchi sistemi agricoli italiani e facendo scomparire le antiche varietà locali sopravvissute grazie alla loro evoluzione e adattamento all’ambiente.
Parallelamente a questa presa di coscienza collettiva le convenzioni e gli strumenti normativi a livello internazionale, comunitario e nazionale incentivano sempre di più politiche funzionali alla conservazione della biodiversità nel settore agricolo, al miglioramento della sicurezza alimentare, alla sostenibilità ambientale e alla salute delle popolazioni.
Per la fondamentale importanza di questi temi e per discutere di questi temi con esperti di importanti enti di ricerca che si occupano dello strategico argomento della protezione del germoplasma indigeno italiano è stato quindi organizzato dal Corso di Laurea in Scienze della Montagna dell’Università della Tuscia e da European Consumers il convegno Convegno Semi e Frutti antichi, che si terrà l’11 Aprile 2019 presso l’Aula Magna del Polo Universitario, Via A.M. Ricci 35/A Rieti, di cui si allega la locandina e per cui chiediamo opportuna attenzione e comunicazione sulle pagine relative agli Eventi della vostra Pubblicazione.
Siete invitati a partecipare e a pubblicizzare l’evento che sara moderato nella sessione della mattina dal Dott. Federico Vessella (Università della Tuscia) e nella sessione pomeridiana dall’Avv. Vittorio Marinelli (vicepresidente di European Consumers).
Ringraziamo la collaborazione di Daniele Mitolo, direttore del Polo Universitario di Rieti Sabina Universitas, alla riuscita dell’iniziativa.
Parteciperanno al convegno come relatori:
Pietro Perrino (ex Direttore del Germoplasma di Bari, già Componente della Commissione Tecnico-Scientifica per la “Tutela del patrimonio di razze e varietà locali d’interesse agrario del terriotorio emiliano” (L.R. 1/2008); custode della Banca Genetica di Bari e Responsabile della rigenerazione del germoplasma presso l’IGV e l’ISPA del CNR di Bari)
Bartolomeo Schirone (Presidente del Corso di Laurea in Scienze della Montagna)
Valerio Cristofori (Professore associato di Arboricoltura presso il Dipartimento DAFNE dell’Università della Tuscia; si occupa di Conservazione e valorizzazione della biodiversità, studio delle risorse genetiche di specie da frutto, attività di reperimento, recupero e caratterizzazione in-situ e conservazione in vivo extra-situ di varietà autoctone di specie frutticole a rischio di erosione genetica.)
Marco Tiberti (Presidente di European Consumers, Associazione a Difesa dei Consumatori e del Territorio, impegnata anche per la tutela del cibo di qualità e per la valorizzazione dei consumi a chilometro zero)
Pietro Massimiliano Bianco (ISPRA, Servizio sostenibilità, pianificazione territoriale, aree protette e tutela paesaggio; si occupa di cartografia degli habitat, valutazione degli impatti con particolare riferimento a quelli agricoli, protezione dell’agrobiodiversità; già responsabile della serie Quaderni “Frutti antichi e biodiversità recuperata”).
Patrizia Gentilini (medico oncologo ed ematologo, membro del direttivo di ISDE, Medici per l’Ambiente – Italia che ha come filosofia e obiettivo di la prevenzione primaria cioè la tutela della salute pubblica attraverso la riduzione dell’ esposizione agli agenti tossici e cancerogeni.)
Daniela Altera (Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; esperta in normativa ambientale e della sua applicazione per un’efficace tutela della biodiversità e del territorio)
Giulio Vulcano (ISPRA, Area conservazione e gestione flora, vegetazione, foreste, habitat e ecosistemi suoli e uso sostenibile risorse agroforestali; autore del Rapporto il rapporto sullo spreco alimentare, si occupa di filiere corte).
Sara Paoletti (ARSIAL, Area Tutela risorse, vigilanza e qualità delle produzioni; Agronomo Zootecnico Forestale esperto in biodiversità vegetale; si occupa di tutela e valorizzazione di risorse genetiche autoctone laziali)
Kevin Cianfaglione (Università della Bretagna Occidentali, ricercatore in Progettazione, sviluppo e gestione ambientale; ha pubblicato numerosi lavori su ecologia, componenti chimici e attività biologica di specie vegetali autoctone)
Tatiana Marras (Università della Tuscia, biologa; si occupa di Gestione delle risorse naturali, Suolo, Scienze ambientali, Ecologia forestale e gestisce il sito on line di Scienze della Montagna)
Chiara Madaro (IASSP, Istituto alti studi strategici e politici, protezione, studi strategici e politici dell’ambiente; attivista e ricercatrice della relazione esistente tra i crimini ambientali e i fondamentali diritti civili secondo un’ottica sistemica.)
In fede
Ufficio Stampa di European Consumers
Per ulteriori dettagli e comunicazioni:
Marco Tiberti
marcotiberti@europeanconsumers.it
tel. +39 0746.602892.
cell. +39 339-7714893.
Per scaricare e diffondere la locandina: Convegno Semi e frutti antichi
Complimenti per l’iniziativa