La Giunta Zingaretti all’attacco delle faggete relitte
Oltre alla gravissima questione della proposta distruzione delle faggete vetuste e della continuità ecologica della Vallonina (https://www.rietinvetrina.it/presentate-le-osservazioni-di-11-associazioni-sullimpatto-ambientale-del-tsm-2-il-video-su-rietinvetrina/) per allargare e creare nuovi impianti sciistici, ignorando continuamente la tutela ambientale a favore di moderati interessi economici locali, la Regione Lazio si caratterizza per una minaccia complessiva ancora più grave.
La Giunta Regionale guidata da Zingaretti ha, infatti, emanato la Legge regionale 27 febbraio 2020 (Legge regionale 27 02 2020 -1252-1 semplificazioni), n. 1 “Misure per lo sviluppo economico, l’attrattività degli investimenti e la semplificazione”.
Come vari strumenti legislativi analoghi anche questo testo sembra preoccuparsi più di limitare l’effetto dei vincoli ambientali che delle problematiche burocratiche per migliorare l’”efficienza e la competitività” del territorio. Si ricorda che il partito Democratico che guida la Giunta del Lazio si è ultimamente caratterizzato a livello nazionale per un’adesione al tanto sbandierato Green Deal che sembra caratterizzarsi nella sua emanazione locale come Green Death.
Nel testo è stata inserita una modifica all’articolo 34 bis della legge regionale n. 39/2002 (Consiglio Regionale del Lazio legge num. 39 del 28 ottobre 2002) come modificato dalla legge regionale n. 9/2017 (Consiglio Regionale del Lazio legge num. 9 del 14 agosto 2017) a tutela delle foreste vetuste e delle faggete depresse.
Il limite per l’utilizzo a fini produttivi delle faggete depresse è stato portato da 800 metri a 300 metri (pag. 30 della Legge Regionale, articolo 4 par. 9 n. 39/2002), quota al di sotto della quale, per altro, non esistono faggete nel Lazio.
È importante ricordare che sull’Appennino le faggete trovano il loro optimum ecologico sopra i 1000 metri [1]. Quindi era del tutto corretta la precedente definizione che salvaguardava boschi di faggio a quote dove dominano formazioni vegetali di climi ben più caldi e aride. Dei veri monumenti naturali sopravvisuti ai campi climatici per peculiari condizioni stazionali locali. Per altro, come accaduto a Bassano Romano, queste faggete sono auto-conservative: una volta tagliate non è detto che siano in grado di riformarsi.
Grazie all’impegno della Giunta Zingaretti sono ora a rischio (con la complicità di Piani di Assestamento Forestale prodotti, grazie al delirante Testo Unico Forestale, con il precipuo scopo di far cassa, ignorando qualsiasi vincolo di protezione ambientale), tutti i boschi relitti di faggio del Lazio (SIC IT6030003 Boschi mesofili di Allumiere, SIC IT6010034, Faggete di Monte Raschio e Oriolo, ZPS IT6010057 Lago di Vico – Monte Venere e Monte Fogliano, ZPS, IT6030005 Comprensorio Tolfetano-Cerite-Manziate, la faggeta di Bassano).
Chiediamo l’immediata attivazione di cittadini, comitati e associazioni per contrastare sul territorio e esercitare pressione sugli organi regionali contro questo ennesimo attacco alla qualità ecologica del territorio nel nome di interessi privati per pochi, andando per altro a impattare foreste relitte di importantissimo significato ecologico e scientifico, che sono di per se già a rischio stante l’attuale tendenza al riscaldamento climatico.
Oltre che invitarvi partecipare alla raccolta di informazioni sugli alberi e formazioni vetuste ai fini di una loro salvaguardi ai sensi (https://www.europeanconsumers.it/2019/12/29/indagine-sugli-alberi-monumentali-italiani/), invitiamo a individuare formazioni di faggio vetuste al di sotto degli 800 metri e a indicarci la localizzazione scrivendo a ufficiostampa@europeanconsumers.it.
Nei limiti della disponibilità di volontari European Consumers si attiva immediatamente per supportare i gruppi locali che intendano contrastare i previsti scempi.
Per esercitare pressione sugli organi istituzionali scrivete le vostre email con le vostre opinioni sulla vicenda ai responsabili regionali sotto elencati chiedendo un immediato intervento correttivo e inviatele, per conoscenza, anche a European Consumers che cercherà di agire nei modi opportuni a tutti i livelli possibili.
Potete inviare le vostre email con la dizione Oggetto: Legge regionale 27 febbraio 2020 (link), n. 1 “Misure per lo sviluppo economico, l’attrattività degli investimenti e la semplificazione” – modifica quota Faggete Vetuste” a:
Presidente VIII Commissione – Agricoltura, ambiente Novelli Valerio vnovelli@regione.lazio.it
Protocollo Generale protocollo@regione.lazio.legalmail.it
Direzione Regionale Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette Vito Consoli direzioneambiente@regione.lazio.legalmail.it
Direzione Regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del cibo, Caccia e Pesca Mauro Lasagna agricoltura@regione.lazio.legalmail.it
Direzione Regionale Sviluppo Economico, Attività Produttive Tiziana Petucci sviluppoeconomico@regione.lazio.legalmail.it
Direzione Regionale Politiche Abitative e la Pianificazione Territoriale, Paesistica e Urbanistica Manuela Manetti territorio@regione.lazio.legalmail.it
E p/c Marco Tiberti, presidente di European Consumers, marcotiberti@europeanconsumers.it
Note
[1] Si veda ad es.: Bernetti G (1987). I boschi della Toscana. Giunta Regionale Toscana, Edagricole, Bologna, pp. 177; Arrigoni PV (1998). La vegetazione forestale. Serie Boschi e macchie di Toscana. Regione Toscana, Firenze); Hofmann A (1991). Il faggio e le faggete in Italia. Collana verde, Corpo Forestale dello Stato, Roma, pp. 140; Pignatti S (1984). I boschi d’Italia. Edagricole, Sabbatini S, Selvi F, Viciani D (2011). Le faggete extrazonali dell’anti-Appennino tirrenico Toscano: aspetti strutturali, diversità e caratteristiche sinecologiche. Forest@ 8: 88-102 (2011)
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