Il 30 giugno 2020 il Consiglio di Stato ha dato RAGIONE al Ricorso al Capo dello Stato presentato lo scorso luglio 2019 da Italia Nostra nazionale, Lega Abolizione Caccia nazionale e WWF della Provincia di Grosseto (corredato del “Parere pro Veritate” del Professor Bartolomeo Schirone, dei GUFI, Gruppo Unitario Foreste Italiane, a cui anche European Consumers è affiliata) contro il Piano Antincendio boschivo (AIB) della regione Toscana. Tale piano, con la scusa degli incendi, in buona parte dolosi, che hanno interessato le pinee costiere tirreniche gli scorsi anni, invece di incentivare la sorveglianza e la prevenzione sostenibile, prevede intensi tagli nella Pineta del Tombolo, area di alto valore naturalistico protetta dalla Riserva naturale “Tombolo di Cecina”.
Il consiglio di Stato ha accolto il ricorso delle associazioni perché l’impatto paesaggistico non è “irrilevante” e per altro interessa aree incluse in una Riserva naturale. Dall’esame dello Studio di Incidenza Ambientale e della relativa istanza emergerebbe che nessuna valutazione dei vincoli ambientali e paesaggistici è stata effettuata e che nessuna delle osservazioni a suo tempo presentata dagli stakeholder è stata presa in considerazione.
In particolare la valutazione di incidenza per le aree incluse nei ZPS IT5160003 “Tombolo di Cecina”, SIC IT51A0012 Tombolo da Castiglion della Pescaia a Mari e SIC IT5160003 Tombolo di Cecina protette ai sensi della direttiva 92/d3/CEE risulta carente nelle motivazioni e nell’istruttoria. Una vittoria che conferma la necessità di affrontare le questioni forestali in modo interdisciplinare e indipendente applicando la migliore sinergia possibile tra gli esperti, spesso purtroppo dispersi in molte associazioni o isolati nelle loro cattedre.
I ricorrenti dovrebbero scrivere nei prossimi giorni una lettera alla Regione Toscana con invito ad adempiere chiedendo, in base alla sentenza del Consiglio di Stato che entro 180 giorni di tempo sia scritto il nuovo Piano AIB tenendo conto della sentenza medesima. Chiederanno inoltre di partecipare a tutte le riunioni che si terranno allo scopo di fornire un serio contributo tecnico-scientifico alla redazione del nuovo Piano.
Qualora la Regione non risponda, si chiederà che sia obbligata ad eseguire la sentenza mediante un procedimento di “ottemperazione”.
È estremamente importante adire nei giusti modi le vie legali penali, civili e amministrative per costringere le Amministrazioni a rispettare leggi e regolamenti sull’Ambiente, che troppo spesso sono colpevolmente ignorati.
Per questi motivi mettiamo in allegato la sentenza del Consiglio di Stato che di fatto può fungere da Linee Guida per altre circostanze analoghe a quella narrata.
Per consultare la sentenza: parere cds tombolo
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