Chill Bill – filantrocapitalismo e suoi effetti collaterali
Chiara Madaro
“Quando riflettiamo sui modi attraverso cui distribuire più efficacemente le nostre risorse, si distingue un dominio di intervento: la vaccinazione – dice Bill Gates durante l’Assemblea mondiale della sanità del 2011 – Oggi vorrei parlarvi dell’influenza che potrete ottenere se i prossimi anni diverranno il decennio dei vaccini”[1].
L’influenza che questo privato cittadino ha acquisito tra le maggiori istituzioni internazionali non ha pari nella storia.
Un evidente falla nella democrazia e nella fruizione di alcuni diritti fondamentali tra cui il diritto alla salute, ad una vita dignitosa e a non avere paura. Un’influenza che ha convogliato i contributi economici al WHO verso la realizzazione di progetti che non necessariamente hanno davvero a che vedere con le reali necessità sanitarie degli Stati[2].
Il giornalista d’inchiesta Lionel Astruc riporta che nel 2002, ad esempio, dei 25 miliardi spesi nel settore sanitario, solo il 10% sono stati indirizzati al rafforzamento del sistema sanitario pubblico.
Dove finiscono gli altri denari?
Lo svela candidamente l’ex direttrice dell’OMS Margaret Chan la quale afferma: “Il mio budget è altamente finanziato, per questo viene indirizzato verso quello che io chiamo interessi dei donatori”[3].
Margaret Chan, ex-direttrice dell’oms
E chi sono i donatori?
I dati dei finanziamenti volontari al WHO del 2018 aggiornati al 2019[4] rappresentano con chiarezza l’identità dei più generosi benefattori:
Gli Stati più prodighi non arrivano ai numeri a nove cifre dei privati. Ad esempio nel 2015 la Fondazione Gates ha elargito l’11% del suo budget: 14 volte più delle donazioni del governo britannico[5].
Tra questi domina incontrastato ‘Bill Chill’, così viene affettuosamente chiamato da accademici e funzionari WHO Bill Gates, a causa dell’impegno vaccinale[6].
Gates nel 1999 fonda GAVI, Alleanza globale per i vaccini e l’immunizzazione attraverso fondi erogati dalla Fondazione Bill e Melinda Gates. Nel consiglio di amministrazione compaiono 4 membri permanenti: la Fondazione Bill e Melinda Gates, l’OMS, l’Unicef e la Banca Mondiale[7].
Il logo dell’Alleanza globale per i vaccini
Nella Fondazione il consiglio di amministrazione è composto da Bill Gates, sua moglie Melinda e Warren Buffett[8].
Lo stesso trio che nel 2010 da vita al The Giving Pledge, un movimento filantrocapitalista che in 10 anni passa ad attrarre da 62 a 216 miliardari che indirizzano le proprie offerte in fondazioni familiari private gestite dagli stessi donatori. Solo Gates ha versato 519 milioni di dollari nella sua Fondazione[9].
Queste auto donazioni consentono importanti ritorni economici: per ogni dollaro impegnato rientrano 74 centesimi in agevolazioni fiscali[10]. L’unico obbligo per i miliardari che compongono il Giving Pledge consiste nel versare ogni anno il 5% del proprio bilancio. Il restante 95% potrà rimanere nelle proprie casse. Warren Buffet, Bill Gates, George Soros e Michael Bloomberg sono i più generosi donatori.
L’emergenza del Coronavirus ha contribuito non poco all’arricchimento personale dei filantrocapitalisti: Gates ha donato 530 milioni di dollari per la ricerca sul vaccino, fatto che ha comportato una crescita del patrimonio personale lievitato da 54 a 120 miliardi di dollari. In totale i ‘paperoni’ del Giving Pledge sono stati beneficiati con un ritorno del 95% delle cifre spese passando da 376 miliardi di dollari a 734.
Ma i benefici del filantrocapitalismo non si fermano qui.
Il secolo scorso l’industriale americano Andrew Canergie dichiarava che le sue opere di carità avevano lo scopo di lustrare la propria reputazione personale e sedare le fronde sociali. Sulla stessa linea il magnate Rockefeller. Oggi Gates è quintessenza di questo metodo: “I vaccini sono una tecnologia di una grande eleganza. Sono poco costosi, facili da amministrare e proteggono i bambini dalle malattie, è provato” dice Gates durante un discorso all’Assemblea mondiale della sanità nel 2011 invitando i paesi donatori a investire nei vaccini e nell’immunizzazione esattamente come se si dovesse affrontare una crisi budgettaria.
Andrew Canergie (1835-1919), industriale americano e filantropo
Secondo il giornalista d’inchiesta Lionel Astruc: “(…) la falsa generosità dei più fortunati non è mai stata così poco criticata mentre troppi mezzi di comunicazione ne offrono una tribuna d’eccellenza”[11].
Sulla stessa lunghezza d’onda il movimento Navdanya International[12] che denuncia la nuova maschera indossata dal capitalismo ultrafinanziario all’indomani del fallimento delle politiche neoliberiste, quando ha dovuto trovare il modo per continuare ad imporsi presso una critica opinione pubblica. E lo ha fatto mutando pelle, mostrando il volto ingannevole del filantrocapitalismo, appunto e nascondendo dietro il velo di donazioni e aiuti la sua natura tentacolare[13].
Tentacoli che, nel mostrare la bandiera del benefattore, arrivano a gestire l’industria militare e tecnologica, l’ingegneria genetica, l’industria del farmaco, degli agrotossici, del nucleare, cioè di tutti quei comparti accusati di causare crisi, carestie, malattie epidemiche[14] che si dice di voler combattere. Un tragico circolo vizioso che si autoalimenta.
Un groviglio da cui non è sempre così intuitivo districarsi[15]. La stessa informazione viene filtrata attraverso i social più comuni finendo su binari a senso unico. Nel 2019 OMS e Commissione Europea organizzano un vertice mondiale sulla vaccinazione[16]. Tra i privati d’eccellenza invitati a collaborare Gavi, Fondazione ma anche Facebook che evidenzia l’importanza della collaborazione tra le compagnie tecnologiche e gli esperti della salute.
Secondo Hirsh, portavoce per Facebook, si sta riducendo la distribuzione della disinformazione riguardo alla vaccinazione e si sta aumentando l’esposizione degli utilizzatori di internet a informazioni autorevoli e credibili. Le pagine e i gruppi che postano ripetutamente false informazioni riguardo ai vaccini sono rimossi dal sistema di raccomandazione di Facebook e perdono il ‘ranking’ tra i risultati di ricerca di Facebook. Perché è importante che la gente si senta legittimata a porsi delle domande ma anche che le prime informazioni che incontrano siano accurate e basate su evidenze[17].
Evidenze aderenti a quelle offerte dai finanziatori, come si è visto, in un sistema in cui alcune voci interne allo stesso WHO accusano Gates di aver bloccato la pluralità della ricerca scientifica attraverso la creazione di un vero e proprio cartello[18] che opera in maniera del tutto indisturbata. Quelle università o quelle Ong che non accettano denaro dal sistema del moderno filantrocapitalismo, rimangono del tutto marginalizzate[19]. Mentre le maggiori istituzioni che dovrebbero governare proteggendo i nostri più basilari diritti, usano, invece, la propria posizione di preminenza per silenziare le voci critiche e piegare l’informazione.
Che le imprese private cerchino il profitto personale ad ogni costo può essere comprensibile, anche se non condivisibile: l’etica dovrebbe guidare le scelte di ogni essere umano, quale che sia la posizione che occupa nella società. Ma qui si è caduti in uno dei più disastrosi errori che una classe politica o accademica possa fare: aspettare la carità al posto della giustizia sociale, come rammenta il giornalista d’inchiesta Astruc attraverso le parole di William Jewett Tucker, preside nel 1914 dell’Università di Darthmouth.
Note
[1] Lionel Astruc, ‘L’art de la fausse générosité. La Fondation Bill et Melinda Gates’, pg 86, Ed. Actes Sud, 2019
[2] Andrew Bowman, ‘The flip side to Bill Gates’ charity billion’, 1 aprile 2012, in: https://newint.org/features/2012/04/01/bill-gates-charitable-giving-ethics
[3] Medicina a Piccole Dosi, ‘Chi finanzia l’OMS?’, 8 febbraio 2020, http://www.medicinapiccoledosi.it/cosi-funziona-loms/
[4] World Health Organization, ‘Voluntary contributions by fund and by contributor, 2018’, A72/INF./5, 9 maggio 2019, Seventy-second World Health Assembly, Provisional Agenda item 15.2
[5] Lionel Astruc, ‘L’art de la fausse générosité. La Fondation Bill et Melinda Gates’, pg 81, Ed. Actes Sud, 2019
[6] Natalie Huet e Carmen Paun, ‘Meet the world’s most powerful doctor: Bill Gates’, 4 maggio 2017; in: https://www.politico.eu/article/bill-gates-who-most-powerful-doctor/
[7] Le stesse che ricevono fondi da Gates; David McCoy, ‘The giants of philantropy’, The Guardian, 5 agosto 2009, in: https://www.theguardian.com/commentisfree/2009/aug/05/gates-foundation-health-policy
[8] Lionel Astruc, ‘L’art de la fausse générosité. La Fondation Bill et Melinda Gates’, pg 88, Ed. Actes Sud, 2019
[9] Adam Hayes, ‘’Where does Bill Gates keep his money?’, 15 gennaio 2021, in: https://www.investopedia.com/articles/personal-finance/111214/where-does-bill-gates-keep-his-money.asp
[10] Chuck Collins, Helen Flannery, ‘Gilded Giving 2020. How wealth inequality distorts philanthropy and imperils democracy’, Agosto 2020, Institute for Policy Studies, Inequality.org, , in: https://inequality.org/wp-content/uploads/2020/07/Gilded-Giving-2020-July28-2020.pdf
[11] Lionel Astruc, ‘L’art de la fausse générosité. La Fondation Bill et Melinda Gates’, pg 40 e 78, Ed. Actes Sud, 2019
[12] Navdanya International, ‘Gates to a Global Empire. Over seed, food, health, knowledge… and the Earth’, novembre 2020, in https://navdanyainternational.org/the-philanthro-capitalist-empire-of-bill-gates/
[13] Navdanya International, ‘Gates to a Global Empire. Over seed, food, health, knowledge… and the Earth’, novembre 2020, in https://navdanyainternational.org/the-philanthro-capitalist-empire-of-bill-gates/
[14] Adam Hayes, ‘’Where does Bill Gates keep his money?’, 15 gennaio 2021, in: https://www.investopedia.com/articles/personal-finance/111214/where-does-bill-gates-keep-his-money.asp
[15] Bill Gates Funds Open Science Site. https://www.researchgate.net/publication/263980289_Bill_Gates_Funds_Open_Science_Site
[16] Global Vaccination Summit, Brussels, 12 settembre 2019, promosso da WHO e Commissione europea. IN: https://www.epicentro.iss.it/vaccini/vaccination-summit-2019
[17] Atti del Global Vaccination Summit, Brussels, promosso da WHO e Commissione europea, 12 settembre 2019, Pg 4. https://ec.europa.eu/health/sites/health/files/vaccination/docs/ev_20190912_mi_en.pdf
[18] Donald G.McNeil Jr., ‘Gates Foundation’s Influence Criticized’, 16 febbraio 2008, in: https://www.nytimes.com/2008/02/16/science/16malaria.html#:~:text=The%20chief%20of%20malaria%20for,health%20agency’s%20policy%2Dmaking%20function.
[19] David McCoy, ‘The giants of philantropy’, The Guardian, 5 agosto 2009, in: https://www.theguardian.com/commentisfree/2009/aug/05/gates-foundation-health-policy
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