Dott. Giuseppe De Donno – un anno di assenza

E’ passato un anno dal pomeriggio del 27 luglio 2021.

La morte prematura del Dott. Giuseppe De Donno, 54 anni, primario di Pneumologia dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova, lascia una tristezza infinita ancora oggi.

Abnegazione ed umanità i tratti distintivi di una professionalità come poche.

Una capacità di entrare in empatia con i pazienti e che è stata motivo per andare oltre i criminali protocolli ‘suggeriti’ da OMS e Ministero della Salute, pena la radiazione.

Il Dott. De Donno aveva deciso di usare un vecchio e riconosciuto metodo nella medicina: l’uso del plasma immune o convalescente. Plasma prelevato da donatori che avevano contratto la malattia ed erano guariti. Pazienti, cioè, che disponevano di anticorpi naturali a sufficienza per far tornare in salute i malati più fragili e gravi.

Una terapia semplice, economica, di cui ogni ospedale poteva disporre con una spesa esigua.

Una terapia che non incontra il favore dell’ISS[1] malgrado le prove che il Dottore era in grado di fornire e malgrado il metodo fosse già stato utilizzato con successo durante le precedenti ondate di Sars del 2002, Mers nel 2012, H1N1 nel 2009 e per Ebola nel 2015. Le più alte cariche del Governo e i principali organi deputati a garantire la salute pubblica non hanno riconosciuto il valore di queste evidenze sostenute da un corpus di studi e risultati clinici che in Italia e nel resto del mondo già erano disponibili[2] [3].

Ma OMS e UE avevano già avviato i finanziamenti per le cure ‘compassionevoli’ elargite da parte delle imprese farmaceutiche e dagli esperti che avevano lavorato per anni alla gain of function research sulle chimere virali polmonari.

E la sperimentazione a tappeto dei sieri genici era già iniziata il 27 dicembre 2020 in Europa. In Italia le prime consegne avvengono il 31 dicembre.

L’idea che esistessero cure efficaci, in assenza di effetti collaterali ed economiche confliggeva con la necessità di sottoporre i cittadini alla sperimentazione.

E quindi? E quindi il primo studio internazionale di successo sulla cura del SARS-CoV-2 rimane ignorato dal Ministero e dall’Istituto Superiore di Sanità, mentre gli esperti da salotto, i giornalisti del ribaltabile, aizzavano contro di lui una campagna diffamatoria violenta.

Oggi il Dottore vedrebbe darsi ragione da uno studio prestigioso finanziato dal DOD, Dipartimento per la Difesa degli Stati Uniti e condotto dal National Institute of Health[4].

Il plasma è risultato sicuro anche per i pazienti più gravi e a rischio e indipendentemente dalla condizione vaccinale. Le osservazioni sono iniziate il 3 giugno 2020 e sono terminate il 1 ottobre 2021 per un totale di 1225 partecipanti randomizzati e 1181 che hanno ricevuto una trasfusione.

Noi rimaniamo con il dubbio che sia stato suicidio o sia ‘stato suicidato’. In ogni caso ci sono responsabilità morali ma anche oggettive che emergono con chiarezza dalla ricostruzione di questo reportage delle Iene che ricordano l’amarezza, la paura, la desolazione delle sue ultime settimane di vita[5].

 

Chiara Madaro – 24 luglio 2022

 

[1] Ilaria carra, ‘Giuseppe De Donno: “Lasciato solo e attaccato per invidia”. Gli ultimi giorni dell’eroe anti_Covid’, 29 luglio 2021, disponibile in: https://www.repubblica.it/cronaca/2021/07/29/news/giuseppe_de_donno_lasciato_solo_e_attaccato_per_invidia_gli_ultimi_giorni_dell_eroe_anti-covid-312155450/

[2] Centro Nazionale sangue, ‘Plasma iperimmune, a cosa serve e come donarlo’, 19 novembre 2020, disponibile in: https://www.centronazionalesangue.it/plasma-iperimmune-a-cosa-serve-e-come-donarlo/

[3] Fabio di Todaro, Fondazione Veronesi, ‘Dal plasma dei guariti una possibile cura per Covid-19’, 22.04.2020, disponibile in: https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/dal-plasma-dei-guariti-una-possibile-cura-per-covid-19

[4] David J. Sullivan, Kelly A. Gebo, Smuel Shoham, Evan Bloch et al. ‘Early treatment for Covid-19 with Convalescent Plasma’, 5 maggio 2022, N Engl J Med 2022; 386:1700-1711
DOI: 10.1056/NEJMoa2119657https://www.nejm.org/doi/10.1056/NEJMoa2119657 diaponibile in: https://www.nejm.org/doi/10.1056/NEJMoa2119657

[5] Alessandro Politi, Marco Fubini, Le iene, ‘Plasma iperimmune, De Donno aveva ragione’, 13 aprile 2022, disponibile in: https://www.iene.mediaset.it/video/plasma-iperimmune-de-donno-aveva-ragione_1136534.shtml

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