Inquinamento, vigneti e speculazione edilizia minacciano i Laghi di Revine: European Consumers appoggia il Comitato per la loro difesa

I cittadini riuniti nel “Comitato a difesa dei laghi di Revine Lago/Tarzo” sono preoccupati per la sorte dei Laghi che vivono una situazione critica di eutrofizzazione, segnalata a partire da 2002 dal rapporto della Provincia di Treviso Ricerche-limnologiche sui laghi di Revine e accentuata oggi dagli effetti della pressione antropica e delle anomalie climatiche. Il complesso lacustre è formato da due piccoli laghi: il Lago di Lago e il Lago di Santa Maria.

I laghi di Revine Lago e Tarzo sono parte di un ecosistema prezioso per la biodiversità e rappresentano un patrimonio naturale riconosciuto e tutelato dalla Comunità Europea, valorizzato dalla Regione Veneto come Parco di Interesse Locale e tutelato dai Comuni rivieraschi attraverso il Piano Ambientale, che entra a pieno diritto nei confini territoriali delle ‘Colline del Prosecco’, come Patrimonio UNESCO.

I laghi sono un Sito di Interesse Comunitario (SIC IT 3240014 “Laghi di Revine”), appartengono alla Rete Natura 2000 e, in base alla comunicazione della Commissione Europea del 21 novembre 2018, essendo trascorsi sei anni dal loro inserimento nell’elenco dei Siti di Interesse Comunitario, sono diventati Zona Speciale di Conservazione.

A tali zone, individuate ai sensi della Direttiva del Consiglio del 21 maggio 1992 Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (Direttiva “Habitat”)[1] e ai sensi della Direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009 (concernente la conservazione degli uccelli selvatici)[2], la recente pronuncia della Corte di Cassazione in materia di “aree naturali protette”[3] attribuisce la qualifica di aree naturali protette “alla pari” di parchi naturali, riserve naturali nazionali, regionali”.

 

 

I cittadini riuniti nel Comitato si sono mobilitati per contrastare i rischi di una distruzione speculativa dell’ecosistema favorendo politiche di conservazione di habitat naturali unici, fondamentali per flora e fauna a rischio, che salvaguardino l’acqua come risorsa vitale e bene comune, per invertire sviluppo urbanistico e artificializzazione a favore della rinaturalizzazione e ripensare un modello di sviluppo fondato sul turismo inquinante.

La Valutazione Ambientale Strategica(VAS) effettuata nel 2012 dalla Commissione Regionale Vas in merito al Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (PATI) dei comuni della vallata aveva evidenziato, confermando le analisi del rapporto della Provincia del 2002, la pericolosa diffusione di fenomeni di inquinamento delle acque superficiali e dell’eutrofizzazione.

La commissione regionale VAS esaminando il PATI aveva disposto un “supplemento di istruttoria” in ordine alle azioni del PATI relative al sito di interesse comunitario Laghi di Terzo IT3240014”. Infatti i laghi fanno parte di Rete Natura 2000, sono un “Sito di Importanza Comunitaria” (SIC) dove si applica la direttiva “habitat” e la direttiva “uccelli”.

Pur perdurando da anni una situazione critica della qualità delle acque e degli ambienti dei laghi, a cui non si è posto rimedio, ad alterare il quadro conservazionistico e di tutela si profilano ulteriori progetti di artificializzazione del territorio, non prendendo minimamente in considerazione il loro stato ecologico e mettendo a rischio la conservazione degli habitat tutelati. I progetti non tengono conto delle piccole dimensioni dell’ecosistema laghi di Revine Lago/Tarzo, che di certo non si presta a ulteriori urbanizzazioni e artificializzazioni.

I quotidiani locali nel presentare il progetto di artificializzazione sul Lago di Lago denominato “Cortili frattali-il borgo aumentato sul lago” lo paragonano ad un’opera simile realizzata sul Lago d’Iseo che ha un’estensione di 65,3 chilometri quadrati contro i 0,5 chilometri quadrati del Lago di Lago e i 0,4 chilometri quadrati del Lago di Santa Maria[4].

Con gli squilibri climatici in atto e possibili e prolungati periodi di siccità il comitato si chiede con quali certezze di prospettiva si urbanizzano le sponde anziché progettare e finanziare un processo di riqualificazione ambientale dei laghi.

Il Comitato richiede alle istituzioni preposte una ricerca sulla qualità delle acque e un rapporto sulle condizioni dell’ecosistema per individuare, reprimere e controllare le cause determinanti dei fenomeni di inquinamento e le proliferazione abnormali di alghe.

 

Dal 2002 non sono più state effettuate rilevazioni limnologiche e alcune foto scattate recentemente da un drone accentuano la preoccupazione, dato che è evidente il proliferare massiccio delle alghe nella parte centrale e più profonda del lago di Santa Maria e come questo fenomeno renda quasi ininfluente, per fermare la loro propagazione, il taglio che le amministrazioni locali cercano di organizzare nelle basse profondità delle rive.

Il Comitato richiede la sua disponibilità per una collaborazione tecnico-scientifica nelle lettura e interpretazione dei dati emersi nella ricerche limnologiche effettuate nel 2002 dei dati emersi nell’ultima rilevazione Rapporto Acque Treviso 2019 e di quelli che potranno emergere nelle future rilevazioni idrologiche devono essere svolte in tempi rapidi e continuativamente.

Arpav e a Ispra devono compiere un’analisi delle acque dei laghi e un’analisi dei terreni circostanti ad uso agricolo definire gli apporti di sostanze inquinanti che stanno favorendo i fenomeni eutrofici.

In particolare, sul fenomeno dello sviluppo abnorme delle alghe il Comitato, è alla ricerca di una posizione tecnico-scientifica univoca sulla utilità o meno delle pratiche di sfalcio delle piante acquatiche al fine di contrastare il fenomeno dell’eutrofizzazione, quando è solo la riduzione delle fonti inquinanti e dell’artificializzazione che può garantire la sopravvivenza di questo importantissimo ecosistema lacustre.

Il RAPPORTO sullo stato delle Acque Superficiali del Veneto, indica la presenza nelle acque dei laghi di sostanze inquinanti oltre i limiti di quantificazione, legate soprattutto alle attività agricole: metalli pesanti, Arsenico (insetticida) nel lago di S. Maria; pesticidi tra i quali:

Dimetomorf (fungicida che combatte la Peronospera) e Terbutilazina (diserbo) in entrambi i laghi; Metalaxil (fungicida), di Metamitron (diserbante e fitoregolatore) e perfino del ‘vietatissimo’ DDT (insetticida).

La spinta all’impianto di nuovi vigneti chi si è registrata negli ultimi anni, a ridosso delle sponde e fino ai confini della zona di massimo rispetto non può che far peggiorare ulteriormente la situazione fino alla compromissione dell’ecosistema acquatico.

Il Comitato richiede che la Regione proceda urgentemente:

  • al potenziamento del Parco Naturale
  • alla costituzione dell’Ente Parco
  • alla definizione del relativo regolamento
  • al recepimento delle norme di tutela già definite dal Piano Ambientale
  • bloccare ogni immissione di sostanze contaminanti
  • alla rinaturalizzazione del SIC Laghi di Revine e alla riqualificazione ecologica delle aree limitrofe.

European Consumers invita tutti i cittadini e le forze sociali ad aderire e sostenere le attività del Comitato a difesa dei laghi di Revine Lago/Tarzo.

EMAIL: comitatodifesalaghirevinetarzo@gmail.com

Riferimenti

[1] Direttiva ‘Habitat’. https://www.mite.gov.it/pagina/direttiva-habitat#:~:text=La%20Direttiva%20del%20Consiglio%20del,base%20legale%20su%20cui%20si

[2] Direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009 , concernente la conservazione degli uccelli selvatici. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/ALL/?uri=CELEX:32009L0147

[3] Beni Ambientali. Aree naturali protette. Cass. Sez. III n. 27466 del 15 luglio 2022 (CC 12 mag 2022). https://lexambiente.it/materie/beni-ambientali/145-cassazione-penale145/16448-beni-ambientali-aree-naturali-protette.html

[4] Il borgo di Fratta aumenta sul lago, intervento sui cortili della frazione. Bof: “Interventi importanti di riqualificazione per un rilancio del nostro territorio” https://www.qdpnews.it/comuni/tarzo/il-borgo-di-fratta-aumenta-sul-lago-intervento-sui-cortili-della-frazione-bof-interventi-importanti-di-riqualificazione-per-un-rilancio-del-nostro-territorio/

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